Bruce Nauman a Punta della Dogana: Contrapposto studies

Bruce Nauman è tornato con una grande esposizione a Venezia, città in cui aveva vinto il Leone d’oro come rappresentante del Padiglione degli Stati Uniti d’America durante la Biennale del 2009. La 53ma Biennale Fare mondi/Making worlds fu diretta da Daniel Birnbaum e l’ente era ancora presieduto da Paolo Baratta. L’artista americano torna in città con una grande mostra monografica ospitata dalla Fondazione François Pinault a Punta della Dogana. La Fondazione François Pinault ha aperto coraggiosamente le porte quando tutti gli altri musei veneziani erano chiusi perchè la pandemia e la carenza di visitatori rendeva poco redditizio e complicato restare aperti e lo ha fatto con una mostra con opere nuove e storiche del suo lavoro.

Bruce Nauman Contrapposto studies

L’esposizione dedicata di Bruce Nauman è rivolta soprattutto a chi ama questo artista. Vi si trovano i suoi video, le installazioni sonore e le performance dal vivo. Se invece non conoscete l’artista e le sue sperimentazioni la mostra può risultare un pò ostica senza una buona spiegazione del contesto della sua opera, ma è molto interessante vedere come l’evoluzione tecnologica ha reso possibili nuove rappresentazioni in elaborati video che l’artista non avrebbe mai potuto realizzare negli anni Settanta.

La mostra è stata curata da Caroline Bourgeois e da Carlos Basualdo, rispettivamente la conservatrice della Collezione Pinault e il curatore di Arte Contemporanea del Philadelphia Museum of Art con la stretta collaborazione dell’artista stesso.

La mostra Contrapposto studies parte dai lavori di Bruce Nauman della fine degli anni Sessanta Walk with contrapposto, (Camminata in contrapposto) per passare attraverso le opere degli anni 2009, 2010, 2019 e arrivare fino ad oggi.

Inoltre si possono vedere alcune installazioni concepite per questo evento che si snoda lungo un percorso ben definito e obbligatorio attraverso le sale di Punta della Dogana, invertendo parzialmente l’usuale percorso di visita.

Nella sua attività di costante ricerca che ha attraversato tutta la sua carriera, Bruce Nauman si è concentrato su tre direttrici fondamentali della sua produzione: lo studio d’artista come spazio di lavoro e creazione, l’uso performativo del corpo e la sperimentazione sonora e in mostra questi tre aspetti sono tutti evidenziati.

Perché il titolo contrapposto?

Bruce Nauman sperimentò varie forme performative in cui il protagonista era il suo corpo, talvolta usato in maniera violenta e con gesti o monosillabi ripetuti, e sperimentò anche l’uso delle positure contrapposte nelle sue performance.

Il contrapposto o chiasmo è uno di primi artifici stilistici che si impara quando si studia la storia dell’arte, sia che venga usato nella pittura che nella scultura serve, semplificando al massimo il concetto, a bilanciare le figure nella rappresentazione e a rendere l’equilibrio del corpo. Contrappunto studios di Bruce Nauman è un lavoro che in un certo senso ci mostra come il presente nell’arte sia profondamente connesso al passato e ce lo mostra con un linguaggio dei nostri giorni.

Alcuni scienziati hanno studiato l’effetto delle pose contrapposte del corpo umano per mostrare come esse ci rendano più attraenti nella vita di tutti i giorni.  Uno studio pubblicato sull’Archives of Sexual Behavior dello studioso Farid Pazhooi nel 2019, afferma che la posa contrapposta ci rende più attraente anche in fotografia e pare che anche l’uso dei tacchi alti possa aiutare nelle pose fotografiche. Si tratta solo dell’ultimo di una serie di studi sull’argomento.

FIORELLA PAGOTTO — Sono una storica dell’arte e una scrittrice, autrice di saggi sulla storia dell’arte veneziana, di biografie di artisti e una guida ufficiale della città di Venezia.

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Bruce Nauman
Bruce Nauman Contrapposto studies