Il respiro del pianeta
Come molti musei e luoghi pubblici di grande frequentazione quest’anno anche la sezione della Biennale di Venezia How will we live together ospitata all’Arsenale prevede un’uscita e un’entrata diversa.
Entrerete nella mostra dal lato delle Corderie e, dopo aver viaggiato attraverso gli spazi, i progetti, i video e i vari padiglioni nazionali, uscirete dal Giardino delle Vergini, uno dei giardini pubblici di Venezia.
Dal giardino è facile perdersi e, anche se perdersi a Venezia è il consiglio che molti vi daranno, il sestiere di Castello può sembrare un vero labirinto. Se è vero che perdendosi ci si ritrova, facilmente capiterete davanti al tendone nero d’ingresso di Catalogna a Venezia. Non esitate, entrate, l’ingresso è libero.
Si tratta del bel ampio spazio che ospita l’evento Collaterale della Biennale 2021 Catalonia in Venice – Air/aria/aire, curato dall’architetto Olga Subirós e presentato dall’Institut Ramon Llull di Barcellona. Gli eventi di Catalogna a Venezia attirano sempre l’attenzione, nel 2019 era stata organizzata la mostra To lose your head (idols) , che trattava del potere delle immagini , in particolare delle statue esposte nei luoghi pubblici.
Hashim Sarkis ha dato ampio rilievo al tema dell’ambiente in questa Biennale, dedicandogli un’intera sezione ai Giardini, ma Catalonia in Venice riflette sul tema di “Come vivremo insieme?”, pensando all’aria come bene comune da cui dipende la sopravvivenza nostra e del pianeta. Aria/Air/Aire ci mostra l’inquinamento ambientale in un modo immediato con un’installazione sonora e visiva semplice, ma di grande impatto.
La proposta dei curatori indaga sulle possibili soluzioni a queste due crisi interconnesse, attraverso l’esame dell’inquinamento atmosferico e l’impatto diretto che esso ha sulle persone.
Si cammina all’interno di due grandi schermi scoprendo che anche luoghi inaspettati possono essere inquinati, un’installazione sonora di Maria Arnal e John Talabot e una ricerca sull’inquinamento atmosferico in un raggio di 300.000 km/s, svolta in parte a Barcellona, completa l’esposizione.
Catalogna a Venezia è anche un padiglione generoso, potrete scaricare gratuitamente il catalogo della mostra in lingua catalana o inglese.
Il mio consiglio è di entrare, girare attorno agli schermi, sedersi ad ascoltare e guardare fino alla fine l’installazione sonora e visiva, perché ci sarà un momento in cui tutto si spegnerà e allora, per un attimo, riuscirete a sentire il pianeta respirare.
Contattatemi se avete voglia di saperne di più sulla Biennale.
Fiorella Pagotto
Se volete approfondire la conoscenza di Catalunia in Venice date un’occhiata al sito