Peggy Guggenheim, Mikuni Omura a Murano

Opere di vetro nel museo Peggy Guggenheim

Non sono molte le opere di vetro esposte nella collezione di Peggy Guggenheim a Venezia a Palazzo Venier dei Leoni. In occasione della Veniceglassweek nel 2021 nel giardino della collezione Peggy Guggenheim venne temporaneamente esposta Opera 3 dell’artista giapponese Mikuni Omura.

Il giardino delle sculture ( questo è il link dell’ articolo in inglese dedicato ap giardino) della collezione Peggy Guggenheim e collezione Schulhof è lo spazio inatteso che precede o chiude la visita assieme agli interni del museo, ed è una parte integrante e fondamentale dell’itinerario nel museo, perché molte delle opere collezionate da Peggy Guggenheim erano sculture. Nel corso degli anni l’esposizione di sculture nel giardino di Peggy Guggenheim si è ampliata e ha trovato una fisionomia propria: Germaine Richer, Arnaldo Pomodoro, Alberto Giacometti, Alexander Calder, Max Ernst. Questi sono solo alcuni dei nomi degli artisti esposti e la lista non è completa, la collezione di sculture di Peggy Guggenheim è di grande interesse e inestimabile valore, esattamente come la sua collezione di dipinti e opere a tecnica mista.

Quello con Opera 3 di Mikuni Omura è un incontro gradevolissimo nel giardino delle sculture di Peggy Guggenheim a Venezia, l’opera è posta in un angolo in mezzo alle felci e agli arbusti ed è un angolo molto speciale, perché è quello dove riposa Peggy.

Questa opera di Mikuni Omara fu creata da La Fucina degli Angeli di Egidio Costantini. Mikuni Omura, architetto e artista giapponese era anche il genero del gallerista Egidio Costantini, avendo sposato Maddalena, la più giovane delle sue figlie.

In occasione della VeniceGlassweek 2021 l’opera di questo artista poco conosciuto in Italia, che appartenne a Peggy Guggenheim, è ritornata nella sua casa veneziana, doveva essere solo per un breve periodo, visto che oggi si trova in proprietà privata, ma il prestito è poi diventato a lungo termine e l’opera rimarrà esposta nel giardino.

La 42° Mostra di sculture della Fucina degli Angeli e Itinerari giapponesi

Egidio Costantini ebbe un lungo legame con l’Oriente in più occasioni questo rapporto venne evidenziato. Nel 1972 venne inaugurata la Quarantaduesima Mostra di sculture della Fucina degli Angeli alla presenza del Sindaco Giorgio Longo e l’ambasciatore di Tokio a Roma.                I nomi degli artisti che esposero alla mostra della Fucina degli Angeli erano di  rilievo internazionale, tra gli altri vi si trovavano Tomio Miki e Nobuo Sekine. Nobuo Sekine é recentemente scomparso, ma pochi anni fa abbiamo potuto ammirarlo a Venezia nella mostra Proportio, una delle ultime grande mostre del museo Fortuny del 2015. Proportio era dedicata alle proporzioni e alla rappresentazione del corpo nell’arte, sia classica che contemporanea, curata da Daniela Ferretti e Axel Vervoodt. Il museo Fortuny ha finalmente riaperto nel 2022 dopo un lungo restauro con un nuovo allestimento. Sempre a Venezia Nobuo Sekine è stato presente a Prima Materia, l’esposizione della Fondazione Pinault a Punta della Dogana nel 2013, ma l’elenco delle sue partecipazioni sarebbe molto lungo. Nella mostra del 1972  erano inoltre presenti Tadanori Yokoo, ItoTakamichi, con le sue canne di vetro, Ushio Shinohara, Narita Katsuhiko e Tomio Miki, lo scultore che era stato tra i protagonisti del Padiglione Giapponese alla 34ma Biennale d’Arte di Venezia del 1968.

34 Biennale di Venezia – Padiglione del Giappone

Opera 3 è una delicata struttura di vetro, acciaio, basalto e ottone realizzata attorno agli anni 1968-’69,  Peggy Guggenheim si fece fotografare nel 1970 accanto all’opera, presumibilmente nella stessa posizione in cui si trova oggi.

Opera 3 – Mikuni Omura

Se le opere degli artisti giapponesi realizzate da Egidio Costantini ebbero fortuna in Italia, a sua volta le opere di Egidio Costantini trovarono fortuna in Giappone, alcune furono acquistate infatti acquistatedalla regione di Kanazawa in Giappone e sono tuttora esposte nel Notojima Glass Art Museum, il museo del vetro, che fu realizzato per ospitare gli antichi vetri di fattura cinese e i nuovi vetri realizzati da Egidio.

L’opera rimarrà esposta nel museo Peggy Guggenheim a Venezia. A Peggy probabilmente sarebbe piaciuto riaverla nel suo giardino.

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Qui trovate il link all’articolo dedicato ad Egidio Costantini (La Fucina degli Angeli)