Vittore Carpaccio a Venezia, 1963 – 2023

Vittore Carpaccio, San Giorgio, Scuola degli Schiavoni, Venezia
San Giorgio uccide il drago, disegno preparatorio, Uffizi, Firenze

Vittore Carpaccio torna a casa a Venezia. Si potrebbe dire che non se ne sia mai andato dalla sua città, visto che i principali cicli intatti realizzati dal pittore si trovano nella sua città natale: nella Scuola di San Giorgio degli Schiavoni e alle Gallerie dell’Accademia, ma in realtà l’ultima mostra di Vittore Carpaccio a Palazzo Ducale a Venezia risale al lontano 1963. Si trattò della prima mostra monografica dedicata al pittore veneziano e fu curata da Pietro Zampetti.

Pietro Zampetti, che fu anche Soprintendente nella regione Marche, professore all’Università di Cà Foscari, direttore dell’Accademia di Belle Arti di Venezia, organizzò alcune delle prime mostre monografiche dedicate a pittori veneziani o tematiche non ancora toccate fino al quel momento. Nacquero così le prime grandi mostre, in un certo senso “eroiche”, visto che si occupavano di argomenti e artisti veneti ancora poco studiati: Vittore Carpaccio, Lorenzo Lotto, Giannantonio Guardi, Carlo Crivelli e La pittura del Seicento a Venezia.

Il nucleo della mostra era costituito da una serie di dipinti che non avevano mai lasciato Venezia (alcuni di essi si trovano, per la prima volta, in questo momento -2022/2023- esposti a Washington): la serie di Sant’Orsola, I Miracoli della Croce, il migliori teleri di San Giorgio degli Schiavoni, il Salvador Mundi della collezione Contini Bonacossi, La meditazione sulla passione del Metropolitan Museum di New York, La presentazione al tempio delle Gallerie dell’Accademia, Il giovane cavaliere , assieme ad altri capolavori come La Madonna in trono di Vicenza, il San Paolo di Chioggia e altri dipinti provenienti oltre che da Venezia, da Milano, Stoccarda, Udine e Zara.

Vittore Carpaccio fu un esempio unico nell’arte rinascimentale italiana: la sua narrazione rende possibile varie chiavi di lettura e interpretazioni storiche, artistiche e pittoriche. Si può stare a lungo ad osservare la vivida costruzione dello spazio, degli interni e delle architetture. Oggi non c’è dubbio che Vittore Carpaccio possa essere considerato un grande maestro del passato, per cui la ricerca può darci nuove prospettive sull’opera e la vita del maestro veneziano.

Miracolo della Croce, Accademia, Venezia
Il commiato degli ambasciatori, Accademia

Vittore e Benedetto Carpaccio da Venezia all’Istria

L’esposizione del 2015 dedicata a Vittore e Benedetto Carpaccio da Venezia all’Istria, curata da Giandomenico Romanelli a Conegliano ci ha dato, infatti, la possibilità di ammirare alcune opere meno note e della maturità del pittore e del figlio Benedetto. Carpaccio fu uno dei più celebri interpreti del mondo veneziano tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento. La mostra metteva in rilievo anche i rapporti con quella generazione di pittori geniali che si affacciò sulla scena artistica veneziana quando Carpaccio era già un pittore affermato: Giorgione, Tiziano, Pordenone, Lotto e Sebastiano del Piombo. Sappiamo Che Vittore Carpaccio lavorò alla fine della sua attività per committenti della terraferma veneziana, per il Cadore, l’Istria e la Dalmazia, ma anche per i patrizi veneziani.

In mostra si trovavano anche opere del figlio Benedetto, che ereditò la bottega del padre e continuò a lavorare in Istria.

Miracolo della reliquia al ponte di Rialto, Gallerie dell’Accademia, Venezia

Vittore Carpaccio, Master storyteller of the Renaissance

La mostra Vittore Carpaccio, Master storyteller of the Renaissance in Venice sarà visitabile alla National Gallery of Art di Washington dal novembre 2022 al febbraio del 2023. La mostra comprende 45 dipinti e 30 disegni ed è organizzata dalla National Gallery e dalla Fondazione Musei Civici di Venezia. La mostra è curata da Peter Humphrey, Andrea Bellieni e Gretchen Hirtschaen ed è prevista spostarsi anche a Venezia, a Palazzo Ducale, da marzo a giugno 2023 con il titolo Vittore Carpaccio dipinti e disegni e alcune variazioni rispetto alla mostra di Washington.

L’esposizione di Carpaccio a Washington e a Palazzo Ducale a Venezia è anche l’occasione per ammirare alcuni dipinti di Vittore Carpaccio recentemente restaurati da Save Venice, come il Sant’Agostino nello studio e il San Giorgio e il drago alla Scuola degli Schiavoni, i cui restauri hanno rivelato i colori e dato la possibilità di interpretare nuovi dettagli dei quadri.

Carpaccio a Venezia – aggiornamento dicembre 2024

Il sapiente restauro finanziato da Save Venice che ha riguardato l’esterno dell’edificio della confraternita degli Schiavoni a Venezia, e sta continuando anche all’interno della Scuola, ci ha restituito una grande leggibilità dei quadri di Vittore Carpaccio, con i suoi colori e profondità d’immagine che non avevamo ancora visto. Pubblico qui alcune foto dei teleri di San Giorgio, San Trifone e San Gerolamo così potete confrontare i quadri che ho visto oggi con le vecchie foto che trovate all’inizio della pagina.

Il drago sanguina con la gola squarciata, si tratta di una rappresentazione un pò cruda, come crudeli sono le immagini dei brandelli di corpi che circondano i due in duello, perchè non tutti i draghi ‘danzano’ in un’atmosfere irreale come quelli di Paolo Uccello, alcuni draghi sanguinano copiosamente prima di morire trafitti.

Ora osservate il quadro di San Giorgio e il drago prima del restauro, cioè la foto a inizio pagina e qui sotto lo stesso quadro come appare oggi, cose ne pensate?

Sant’Agostino nello studio

Se desiderate scoprire Vittore Carpaccio e altre gemme dell’arte veneziana, potete contattarmi.

Venezia, dicembre 2024

https://www.veniceartguide.it

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