Dopo il recente restauro e riallestimento il Museo Fortuny, il palazzo che l’artista Mariano Fortuny y Madrazo lasciò a Venezia, ha riaperto i suoi spazi alle mostre temporanee dedicate all’arte contemporanea.
Dal 5 maggio al 1 ottobre 2023 il pian terreno e portego del Palazzo Fortuny ospitano le Riflessioni notturne del pittore veneziano Giovanni Soccol.
L’esposizione è curata da Chiara Squarcina, dirigente dei Musei Civici Veneziani, la cui attività si è sempre distinta per lo stretto contatto e la valorizzazione delle realtà artistiche locali, soprattutto all’ interno del Museo del Vetro di Murano, e del Palazzo Mocenigo, di cui è stata a lungo la curatrice.
L’esposizione dedicata alle architetture veneziane “riflesse” e dipinte da Giovanni Soccol anticipa di poco la 18ma Biennale di Architettura e lo fa con grandi tele che rappresentano facciate di chiese e altre architetture veneziane. La mostra fa parte del percorso museale del Palazzo Fortuny.
Dopo la visita all’atelier di Mariano Fortuny e al suo studio, recentemente riallestito scenograficamente da Pierluigi Pizzi, si scende dall’ultimo piano direttamente al pian terreno. La prima parte della mostra temporanea è un video che mostra Giovanni Soccol all’opera nel suo studio, e evidenzia come idealmente lo studio del pittore veneziano si colleghi a quello di Mariano Fortuny nell’uso di tecniche e materiali tradizionali: vasetti, colori, pennelli, spatole, diluenti e tele. È visibile tutto il campionario di lavoro del pittore assieme ad una sua intervista.
Giovanni Soccol
Giovanni Soccol è stato professore all’Accademia di Belle Arti a Venezia, dove si è dedicato anche alla scenografia e all’architettura d’interni. L’ artista lavora in maniera tradizionale, crea i suoi colori e schizza i suoi progetti con un tratto veloce bianco sulla carta colorata, come nella tradizione di molti artisti veneziani del passato. Come alcuni artisti veneziani colora anche le ombre nei dipinti con leggere velature di colore.
Parlando del Palazzo Venier dei Leoni, casa di Peggy Guggenheim, il pittore racconta agli amici che non volendo dipingere solo facciate di architetture ha deciso di sovrapporre al palazzo un dipinto ispirato a Max Ernst, che sembra uscire dal tetto del palazzo.
Le opere sono suggestive e l’allestimento è accattivante.
Se desiderate conoscere le esposizioni temporanee a Venezia o la casa di Mariano Fortuny a Venezia contattatemi.
Fiorella Pagotto
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