La Biennale del Cinema di Venezia
La Biennale del Cinema di Venezia nacque nel 1932 e fu il primo Festival del Cinema al mondo. Dopo avere organizzato la Biennale di Arte, che era stata la prima esposizione di arte contemporanea esistente, Venezia si mostrava ancora una volta come una città in grado di inventare un evento totalmente innovativo, che sarebbe poi stato copiato da altre città e nazioni. Il conte Giuseppe Volpi di Misurata, già Presidente della Biennale d’Arte fu uno degli ideatori di queso evento.
Se i primi film vennero mostrati nella terrazza dell’hotel Excelsior, negli anni la Mostra del Cinema di Venezia crebbe di importanza fino a divenire la più importante “vetrina” del cinema esistente, frequentata da artisti e registi di fama internazionale e fu una vetrina d’eccezione sia per i direttori di film, che per i grandi studi di produzione cinematografici, ma anche per le piccole produzioni. Venezia ha infatti sempre dato un grande ruolo ai film di qualità, ai documentari e alla varietà di provenienza dei film. La conseguenza dell’ampliamento dovuto ad un maggior numero di film partecipanti al Festival, furono un crescente numero di visitatori, e la crescita d’ importanza della Biennale del Cinema. Il palazzo del Cinema del Lido di Venezia fu costruito cinque anni dopo la nascita della Biennale, decretando per il Lido, già considerata una spiaggia d’élite, un ulteriore successo internazionale.
Il palazzo del Cinema dei sogni
La storia dell’irrealizzato nuovo Palazzo del Cinema è nota: il vecchio, ma ancora funzionale e dignitoso (ancor oggi utilizzato) palazzo del Cinema era stato costruito nel 1937 da Luigi Quagliata.
Venezia sentì dopo un po’ la necessità di ampliare i vecchi spazi espositivi, realizzati novant’anni prima, costruendo un nuovo palazzo per le proiezioni della mostra. Il nuovo palazzo del cinema di Venezia sebbene sognato, previsto e annunciato non fu mai costruito.
Non essendo più sufficiente alle esigenze della mostra veneziana il vecchio edificio, venne indetto alla fine degli anni Ottanta del Novecento un concorso per un nuovo palazzo. Il concorso fu vinto dall’architetto spagnolo Rafael Moneo, ma malgrado l’aggiudicazione, si decise di non realizzare il costoso e grandioso progetto.
Passarono quattordici anni prima che un altro concorso venisse bandito dalla Biennale di Venezia e questa volta vinse lo studio 5+1AA & Rudy Ricciotti che si aggiudicò il concorso nel 2005.
Per far spazio all’edificio, che avrebbe dovuto affiancare il novecentesco edificio del Cinema e il Casinò venne abbattuta la vecchia bellissima pineta (132 alberi) e un filare di lecci.
Anche il resto della vicenda è storia nota: durante i lavori fu ritrovata una grande quantità di amianto abbandonato nel sottosuolo, l’operazione economica che avrebbe dovuto finanziare i lavori si arenò e i lavori si bloccarono.
Si dovette realizzare la bonifica del sottosuolo dall’amianto ( la cifra che ho trovato in internet ammonta a dodici milioni di euro) e, per alcuni anni, restò un buco indecoroso nel terreno coperto in maniera provvisoria e creativa durante la Mostra del Cinema davanti al palazzo del Casinò.
Basta fare una ricerca online per trovate decine di articoli che parlano di questa storia e dei processi avvenuti. Qualche anno fa il sito venne però risarcito con la costruzione di un piazzale bianchissimo, una fontana a spruzzo e alcuni alberelli che crescono coraggiosamente ogni anno di più e forse un giorno assomiglieranno un pochino alla pineta distrutta.
La cittadella del Cinema oggi: effimere strutture
Vi siete mai chiesto cosa c’è dietro la cittadella del Cinema di Venezia? Ci sono strutture effimere, ma non troppo, perché ogni anno vengono allestite a partire da metà luglio e smontata tra l’inizio e la metà di settembre in occasione della Mostra del Cinema di Venezia con il duro, incessante lavoro degli operai sotto il grande caldo e l’afa veneziana.
Le strutture sono temporanee, ma sono sempre le stesse: il cubo rosso della sala giardino, la terrazza sul mare, la passerella con il tappeto rosso per i protagonisti dei film, la cittadella del Cinema, i bar esterni, le palle di vetro satinato che decorano l’ingresso del Palazzo del Cinema, e che sostituiscono i cuoricini rossi di qualche anno fa, i grandi leoni dorati di materiale sintetico.
La cittadella del Cinema del Lido di Venezia in fondo è un po’ come il Cinema: effimera e apparente. A fine mostra si smonta tutto e si mettono i materiali nei depositi. Poi arriva l’autunno, e viene l’inverno, perché la mostra finisce all’inizio di settembre, ma in fondo lì sta la bellezza del cinema, nell’effimero e nella finzione che per un attimo sembra reale, che possiamo attraversare e in cui possiamo rifletterci e finalmente sognare un pò!
Buona Mostra del Cinema a tutti!
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