I tarocchi nell’arte e Imago Iustitiae, l’esposizione 2

Imago Iustitiae al Museo Correr

Vasari, Gallerie dell’Accademia

Imago Iustitiae è il titolo della mostra ospitata al Museo Correr di Venezia dedicata all’iconografia della Giustizia nel corso dei secoli.

Fino al 20 ottobre 2023 saranno visibili all’interno del consueto itinerario del Museo Correr, alcune immagini legate all’iconografia della giustizia nei secoli passati e nel presente (Ai Weiwei) a cura di Marina Mattei con la collaborazione del corpo Interregionale della Guardia di Finanza per quanto riguarda le opere rubate e recuperate proprio dalla Guardia di Finanza

Una parte della mostra è dedicata a Venezia e alla raccolta Correr, di cui vengono esposte le medaglie dei Dogi Francesco Loredan e Andrea Gritti, l’urna per le votazioni, assieme ad incisioni e tele di varie provenienze di proprietà pubblica (Gallerie dell’Accademia di Venezia, Musei Civici Eremitani di Padova) o privata dal Cinquecento all’Ottocento , tra cui opere di grande interesse o mai esposte a Venezia.

I tarocchi Viscontei o Colleoni

Mentre a San Giorgio Maggiore sono esposte le foto dei moderni tarocchi ideati dal fotografo Pino Settanni, (qui il link al mio articolo: Tarocchi e arte), al Museo Correr una vetrina ospita in occasione della mostra dedicata alle rappresentazioni della giustizia le carte dei Tarocchi Viscontei, conosciuti anche come Tarocchi Colleoni, dal nome di uno dei suoi ultimi proprietari.

I tarocchi Viscontei vennero realizzati, a tempera su cartone, nel Quindicesimo secolo, epoca in cui il gioco dei tarocchi era piuttosto comune nelle corti signorili.

In passato le opere furono attribuite al pittore cremonese Bonifacio Bembo e alla sua bottega (Roberto Longhi), come anche al pittore Francesco Zavattari ( Giuliana Algeri). Attualmente, però la critica tende ad attribuirli al pittore cremonese Bonifacio Bembo, un’integrazione delle carte fu realizzata attorno 1480 dal pittore Antonio Cicognara.

Il mazzo è attualmente diviso in tre diverse collezioni: l’Accademia Carrara di Bergamo (26 carte di cui 5 trionfi e 7 carte figurate), la Pierpont Morgan Library di New York (35 carte di cui 15 trionfi e 8 carte figurate) e una collezione privata di Bergamo (13 carte numerali). Quelle esposte al Museo Correr appartengono alla collezione dell’Accademia Carrara di Bergamo.

Sulle carte si ripete spesso il motivo del sole raggiante, uno dei simboli di Giangaleazzo Visconti, presente anche in una vetrata del Duomo di Milano. Compaiono poi molte altri simboli di imprese adottate sia dai Visconti che dagli Sforza, come la colomba, la corona con l’alloro e la palma, e poi l’impresa, adottata esclusivamente da Francesco Sforza, dei tre anelli incrociati.

Attraverso lasciti testamentari il mazzo dei Tarocchi Viscontei divenne di proprietà del conte Alessandro Colleoni, che cedette al conte Francesco Baglioni ventisei carte del mazzo da lui posseduto, in cambio di alcuni dipinti. Queste carte pervennero fortunatamente, alla morte del Baglioni (1900), assieme al resto della sua collezione all’Accademia Carrara. Grazie a questo lascito possiamo – attualmente-, ammirarle in via temporanea – a Venezia, e nella collezione permanente dell’Accademia Carrara di Bergamo.

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Se desiderate approfondire l’argomento questo è il link all’Accademia Carrara di Bergamo:.https://www.lacarrara.it/catalogo-online/06AC00889/01-26/