I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea a Venezia
L’oro della Cà d’Oro, Galleria Franchetti ha lasciato da secoli la facciata gotica la cui luce aveva dato il nome al palazzo, ma splende ancora all’interno dell’edificio, riluce nei pannelli con la foglia in oro dei pittori tre-quattrocenteschi, che fanno parte della collezione permanente e, dal 17 aprile, in una piccola mostra preziosa inaugurata ieri in collaborazione con la Galleria Nazionale dell’ Umbria. Mentre Venezia diventa un palcoscenico internazionale con le aperture della 60ma Biennale Stranieri ovunque – Foreigners Everywhere non è semplice proporre l’ arte contemporanea in un museo tradizionale, ma la Ca’ d’Oro non è nuova a queste contaminazioni.
La mostra The Golden way, la via dell’oro I capolavori dorati della Galleria Nazionale dell’Umbria incontrano l’Arte Contemporanea è curata da Alessandra Mammì, Veruska Picchiarelli e Carla Scagliosi e occupa uno spazio stellato appositamente creato all’interno della sala blu del secondo piano (attenzione che il primo piano è chiuso per restauri), ed è un’anticipazione di quella che si terrà a ottobre a Perugia.
Queste le date delle due mostre: Venezia 17 aprile – 16 giugno 2024, Perugia 5 ottobre 2024 al 19 gennaio 2025.
Il nuovo direttore della Galleria Nazionale d’Umbria, Costantino D’Orazio, inaugura così il suo mandato con una mostra fuori sede prestando a Venezia frammenti di oro perugino, da quello di Gentile da Fabriano, che dialoga con Michelangelo Pistoletto a quello tridimensionale di Lucio Fontana, per arrivare ad una delle più originali, ma anche brave, pittrice del panorama italiano, Carol Rama, qui presente con il Ritratto di Massimo Milo, che del musicologo fu amica. Quest’ultima opera, realizzata su tela di Juta fu decorata con dei canini che si diceva essere di Mila stesso, per chi ha studiato Storia della musica, come la sottoscritta, sul suo manuale il concetto risulta piuttosto interessante.
Le opere di Duccio di Boninsegna, di Gentile da Fabriano, del Maestro della Madonna di Perugia, di Giovanni Baronzio, di Cataluccio da Todi e di Bartolomeo Caporali sono esposte accanto ad artisti contemporanei quali Alberto Burri, Gino De Dominicis, Lucio Fontana, Marisa Merz, Michelangelo Pistoletto e Carol Rama
Il logo della mostra è il bel Reliquiario dorato di Santa Giuliana, realizzato da Cataluccio da Todi nel XIV secolo, conteneva una testa e tutt’ora ne contiene una, ma non di una Santa, bensì un’opera di Marisa Merz, un accostamento, o meglio, compenetrazione di opere che è stata molto apprezzata dal pubblico presente.
Naufraghi – Approdi
Al pian terreno sarà inaugurata il 18 aprile la mostra Naufraghi- Approdi, realizzata dai Laboratori d’Arte della Comunità di Sant’Egidio e da César Meneghetti.
L’esposizione è dedicata alla memoria dei 3.129 migranti, adulti e bambini in fuga da guerre, povertà ed emergenze climatiche, che hanno perso la vita nel 2023 nel Mediterraneo e lungo la rotta balcanica.
Gli artisti disabili interpretano questa tragedia con video, disegni e tecniche miste.
L’allestimento è suggestivo, lo sfondo delle installazioni sono i marmi, quelli delle pareti e quelli dello straordinario mosaico voluto dal barone Franchetti.
Qui trovate il link con il comunicato della Comunità di Sant’Egidio che ha realizzato la mostra.
Fiorella Pagotto
Venezia, 17 aprile 2024